Il 2 dicembre scorso mons. Ocàriz, dell'Opus Dei, pubblicava un articolo elegante sull'Osservatore romano in difesa del Concilio Vaticano II e contro mons. Gherardini e altri che stanno sollevando scottanti domande. È stato smentito da parecchi, perfino da un articolo di vent'anni fa del cardinal Ratzinger:
http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2012/02/la-tesi-ocariz-contraddetta-anche-dalla.html
Ocàriz ha fatto di tutto, in buona fede, per difendere lo status quo, i dogmi dello "spirito del concilio", l'andazzo generale. Le spernacchiate che si sta prendendo, sono frutto della sua onesta obbedienza, sebbene obbedienza ad un état d'esprit in lento ma inesorabile declino piuttosto che alla verità.
Figuracce e spernacchiate sono il destino di tutti coloro che pensano di essere nella posizione "giusta" perché equidistanti dal progressismo e dal tradizionalismo. Ma in questo caso in medo stat non virtus, sed mediocritas.
PROMEMORIA Romano di Lombardia (BG), giovedì 3 aprile: anteprima nazionale
del film «La Messa di sempre»
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*Gli amici di *Amicitia Liturgica* ci informano che sono ancora disponibili
gli ultimi biglietti per l’anteprima nazionale del primo episodio del *film *La...
32 minuti fa