Lettera di un uomo di origine croata che però vive in Italia da cinquant'anni:
Io sono estremamente cauto sui fatti di Medjugorje. I Francescani croati hanno una tradizione controversa in materia di promozione e protezione della fede. Sono spesso ipernazionalisti ("Dio e la Croazia!"), hanno simpatizzato col movimento Ustasa con alcuni eccessi atroci (basti ricordare Miroslav Filipovoc Majstorovic, denominato "frate Satana" durante la Seconda Guerra).
Mio padre studiò in seminario fino quasi a completare il corso teologico, poi ne uscì e si sposò, perché, menzionando San Paolo, "è meglio sposarsi che ardere". Rimasto buon cattolico tutta la vita, è morto nei Sacramenti. Ci ha trasmesso i valori che ancora sono centrali nelle nostre vite.
Ebbene, mio padre mi raccontò un fatto di apparizioni in ambito francescano subito dopo la guerra: appariva appunto una Bella Signora di bianco vestita vicino ad un luogo di culto francescano. Molta gente accorreva e si convertiva e, correndo i tempi bui di Tito, pareva davvero un segno del Cielo. Un giorno un "milicionér", un poliziotto titino, si fece strada tra la folla e, vista la Bella Signora, estrasse la pistola e sparò. La "Signora" cadde. Era una giovane agghindata ad uopo di visione. Opera dei Francescani di quel luogo. E' un fatto vero. A Medjugorje nessuno vede nulla, a parte i "veggenti", ma che sua eccellenza monsignor Pavao Zanic, vescovo della Diocesi di Mostar, uomo tosto, che vede le cose con mente dei locali, da dietro le quinte, si sia sempre dichiarato contrario a credere alle apparizioni, dovrebbe tagliare la testa al toro.
Basta cercare su Google: vescovo Mostar Medjugorje per trovare documentazione lucida sulla posizione del vescovo di Mostar.
Inginocchiamoci e prostriamoci, ma davanti all'Autentico.
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