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| Casale Monferrato |
https://twitter.com/eterea_maeterea/status/1421056447673163777
peccando contro la sinodalità
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| Casale Monferrato |
https://twitter.com/eterea_maeterea/status/1421056447673163777
https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/07/21/news/parroco_bernalda-311205096/
È uscito oggi il motu proprio bergoglione «Traditionis Custodes».
Tale documento fa parte della strategia gesuitica di perseguitare i fedeli legati alla liturgia "tridentina" tentando di indurli a compiere gesti dichiarabili "scismatici".
Diamo qui sotto ai nostri lettori la traduzione "a caldo" dal clericalese in lingua italiana, con i commenti fra parentesi.
Articolo 1: i libri liturgici precedenti la rivoluzione liturgica del 1969 non sono più «espressione della lex orandi del Rito Romano». [dichiarazione del tutto arbitraria e che contraddice la bolla Quo Primum Tempore del 1570, che autorizzava "in perpetuo" la celebrazione della liturgia tridentina e che minacciava: «che se qualcuno avrà l'audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo»].
Articolo 2: il vescovo diocesano può vietare o limitare la liturgia tridentina nella sua diocesi. [contraddice il motu proprio Summorum Pontificum del 2007, che stabiliva che non c'è bisogno del permesso dei superiori o del vescovo, e naturalmente contraddice la Quo Primum]
Articolo 3: il vescovo diocesano deve:
Articolo 4: ai sacerdoti che verranno ordinati da oggi in poi è vietato celebrare la liturgia tridentina, tranne nel caso che abbiano ottenuto formale approvazione dal vescovo dietro formale e "motivata" richiesta, il quale prima di darla dovrà consultare la Sede Apostolica che ovviamente risponderà dopo le calende greche. [gesuitismo sempre più rampante]
Articolo 5: i sacerdoti che già celebrano la liturgia tridentina non possono più farlo, tranne dopo aver chiesto e ricevuto dal vescovo l'autorizzazione che si guarderà bene dal dare facilmente. [gesuitismo a tutto gas]
Articoli 6 e 7: gli istituti eretti dalla commissione Ecclesia Dei verranno torchiati e perseguitati da un altro dicastero, allo scopo di imporre loro le nuove norme.
Articolo 8: le norme, istruzioni, concessioni e consuetudini precedenti che risultino non conformi con quanto disposto dal presente motu proprio, sono abrogate.
Nota: qui diciamo "Bergoglio" perché ci ha messo la firma assumendosene tutta la responsabilità, sebbene il testo ha tutta l'aria di esser stato scritto da soggetti dell'Anselmianum; e diciamo "gesuitismo" perché è la punta di diamante del modernismo, che è caratteristica fondamentale - ma non esclusiva - dei gesuiti postconciliari.
Notizie da Genova: parroco conciliare tollera chi nega i dogmi di fede ma non tollera chi non crede nella NeoReligione Obbligatoria; ci chiediamo se abbia poi esigito il PassaVerde da lettori e ministranti:
Pompei: notizia bomba, ad una fedele è stata consentita la Comunione "in ginocchio" dal clero vaticansecondista!
Mi segnalano dal santuario di Pompei che ieri sera, primo venerdì del mese di luglio 2021, alla Messa delle 17 (rigorosamente Novus Ordo perché la Prelatura è in mano al Modernismo), l'ultima in fila alla Comunione, una donna con una maglietta rossa, si è inginocchiata a mani giunte per ricevere la Comunione alla bocca.
Il pretino e il suo assistente si sono agitati un po' e le hanno fatto storie due o tre volte, alla fine si sono arresi, e il pretino - senza perdere quel piglio da "accontentiamo 'sta scema" - le ha amministrato la Comunione.
Ma allora ai preti non costa nulla accontentare i fedeli!
(il sullodato parroco parmigiano genovese non ne sarebbe stato fiero).
Riflettendo sulla dinamica dell'episodio mi vengono in mente due punti: