A parte che non vedo che bisogno ci sia che per delle persone, che si suppongono cattoliche, si celebri una Messa di Natale prima del 25 dicembre [forse perché quel giorno a Messa non ci vanno?], mi sembra davvero diseducativo offrire ai lettori di Avvenire quello “spettacolo” di una Messa celebrata non su un altare per quanto “improvvisato”, ma su un tavolo delle riunioni di amministrazione e di redazione del giornale, senza tovaglia, senza crocifisso, senza alcun segno e alcun senso del sacro, in barba a tutte le norme liturgiche pre- e post-conciliari.http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1066_A-Nonim_Natale_fuori_luogo.html
Popolazione, Religione e Occulto: dal XVIII secolo all’inverno demografico
del XXI #300denari
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