tag:blogger.com,1999:blog-5848557165202813515.post3381598489475354234..comments2023-06-03T10:13:34.887+02:00Comments on Esistenzialmente Periferico: ancora sulla devirilizzazione della liturgia e del sacerdozioUnknownnoreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-5848557165202813515.post-69108097129095394292013-06-27T21:09:19.283+02:002013-06-27T21:09:19.283+02:00Riflessioni da incorniciare. E questo discorso su ...Riflessioni da incorniciare. E questo discorso su devirilizzazioni e sentimentalismi vari mi fa subito venire in mente una dicotomia che può fungere ottimamente da esempio per quanto riguarda la trasformazione della figura del sacerdote fra pre- e post- concilio. Ovvero: don Camillo e don Matteo.<br />Banale? Certo, ma abbastanza legato ai mass-media da potersi definire sul serio un esempio. Ve lo vedete oggi un don Camillo, manesco e pronto alla battuta, che parla addirittura con Cristo in croce (e senza nemmeno una musichina strappalacrime in sottofondo!) e che si immischia un po' nella vita di tutti, per il bene di tutti? Oggi invece abbiamo don Matteo, che sorride ma non ride, che sembra fare tutto meno che il prete, che ha sempre in tasca una morale da pronunciare a fine puntata, banale come una preghiera dei fedeli.<br />Non a caso, si noti, don Camillo è morto con Fernandel, ossia prima del periodo conciliare; vano è stato il tentativo di resuscitarlo, sia da parte del buon Moschin, sia da parte di - attenzione - Terence Hill stesso, che, tempo qualche lustro, ha cambiato tonaca e regione ed è andato a fare il don Matteo, che rende di più, perché oramai don Camillo sembra appartenere a un'epoca lontanissima, appare come un anacronismo fortissimo.<br />E oggi, devirilizzazione, sentimentalismo, chiese piene di bambini vecchi e bigotte - altro che Peppone chiamato a servir Messa per il matrimonio del figlio!<br /><br />P.R.Anonymousnoreply@blogger.com