domenica 18 ottobre 2020

scuola nel mirino

 Citazione:

Dal picco del 1980 ad oggi (quattro decenni) se la popolazione studentesca si è contratta di quasi il 25%, lo stesso non si può dire del corpo docente all’interno delle scuole pubbliche che passa da 600.000 agli oltre 850.000 odierni, pertanto aumentando di quasi il 50% durante lo stesso lasso di tempo. Sul piano pratico significa che la scuola italiana ha continuato ad assumere insegnanti a prescindere dall’effettivo andamento del numero degli studenti complessivi: tutto questo incontra una sola spiegazione ossia convenienza politica. Per questo motivo in Italia abbiamo il rapporto alunni/docente tra i più bassi in Europa (nove alunni per docente) contro una media europea di quindici alunni per docente. In aggiunta a questo si deve sottolineare anche la elevata età media dei docenti che contraddistingue la scuola pubblica italiana, frutto di scellerate politiche di consenso politico implementate nel passato soprattutto da governi di centrosinistra.

Questo scenario sul fronte occupazionale dovrà essere portato in una condizione di equilibrio e sostenibilità anche in rapporto ai recenti cambiamenti conseguenti alla pandemia di coronavirus. La necessità di ricorrere alla docenza online infatti scoperchia definitivamente il vaso di Pandora facendo comprendere come non sia più possibile concepire la regolarizzazione di centinaia di migliaia di precari esclusivamente per finalità di consenso politico: soprattutto in un momento epocale di grande trasformazione ed innovazione tecnologica in cui l’educazione scolastica e la sua fruizione stanno cambiando probabilmente per sempre il rapporto alunno/docente. Di fatto in Italia l’insegnante di scuola pubblica è stato protetto politicamente al di là di ogni ragionevole buon senso, spesso anche a discapito di altre tipologie di lavoratori dipendenti all’interno della funzione pubblica.

Il resto dell'articolo è qui:

https://eugeniobenetazzo.com/scuola-pubblica-didattica-a-distanza/


Del resto lo scopo era proprio quello di devastare la scuola:

http://www.nazionefutura.it/attualita/quale-scuola-riparte/

2 commenti:

  1. La dad è stata e non può che essere un fallimento culturale, didattico, pedagogico, sociale e relazionale. Vorrei proprio far venire Benetazzo e il blogger che lo pubblica nella mia classe di 30 alunni, dico 30 o nell'altra di 28 o in un altra di 25. Faccio lì'insegnante da 30 anni e non ho mai visto né insegnato in classi di meno di 25 alunni.

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    1. Certo, certo, saranno sicuramente tutti nelle tue stesse condizioni, certo...

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